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20 mila reperti archeologici per un valore di 40 milioni di euro: operazione record dei carabinieri
- di Ale Staderini Busà
- 6 Ago 2018 alle 17.34
Cronaca archeologica Ritrovamenti
Vasi, anfore, statue. Oltre 20 mila reperti recuperati per un valore stimato che supera i 40 milioni. È il bilancio dell’Operazione Demetra, messa a segno in Sicilia dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con il coordinamento di Europol ed Eurojust. Un’operazione, hanno sottolineato gli investigatori, che ha portato anche a sgominare una banda internazionale di trafficanti di antichità, con l’arresto di 23 persone tra Italia, Regno Unito, Germania e Spagna.
Avviata nel 2014 e portata avanti con il coinvolgimento di oltre 250 carabinieri, l’indagine - che è stata coordinata dalla procura di Caltanissetta- è partita dalla scoperta di uno scavo clandestino nelle vicinanze di Riesi in provincia appunto di Caltanissetta.
Soddisfatto il ministro della cultura Alberto Bonisoli: «L’operazione Demetra del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con il coordinamento di Europol e Eurojust, che ha permesso il recupero di oltre 20.000 reperti archeologici siciliani e sgominato un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di reperti provenienti da scavi clandestini- ha detto il ministro- conferma ancora una volta l’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo a questo reparto dei carabinieri specializzato nella tutela del patrimonio culturale e nel contrasto al traffico illecito di opere d’arte. Esprimo sincero apprezzamento per il lavoro svolto e ringrazio in particolare il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale».
Avviata nel 2014 e portata avanti con il coinvolgimento di oltre 250 carabinieri, l’indagine - che è stata coordinata dalla procura di Caltanissetta- è partita dalla scoperta di uno scavo clandestino nelle vicinanze di Riesi in provincia appunto di Caltanissetta.
Soddisfatto il ministro della cultura Alberto Bonisoli: «L’operazione Demetra del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con il coordinamento di Europol e Eurojust, che ha permesso il recupero di oltre 20.000 reperti archeologici siciliani e sgominato un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di reperti provenienti da scavi clandestini- ha detto il ministro- conferma ancora una volta l’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo a questo reparto dei carabinieri specializzato nella tutela del patrimonio culturale e nel contrasto al traffico illecito di opere d’arte. Esprimo sincero apprezzamento per il lavoro svolto e ringrazio in particolare il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale».

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